Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB)
Ipertrofia Prostatica Benigna ed Ozonoterapia
L’ ipertrofia prostatica è una condizione molto comune al di sopra dei 50 anni.
Si manifesta con un ingrossamento benigno della prostata: piccola ghiandola presente solo negli uomini, localizzata al di sotto della vescica, che produce parte del liquido seminale (sperma). L’aumento delle dimensioni della ghiandola prostatica avviene normalmente con l’avanzare dell’età ed è determinato da diversi fattori, principalmente dall’effetto di squilibri ormonali.
Chiamata anche iperplasia prostatica benigna (IPB o BPH dall’inglese Benign Prostatic Hyperplasia), può causare fastidiosi disturbi (sintomi) come, ad esempio, il bisogno di urinare frequentemente anche di notte, la scarsa “potenza” del getto.
Se non curata in tempo, può aggravarsi fino a bloccare completamente l’emissione dell’urina (minzione). Ciò può determinare problemi alle vie urinarie e complicazioni renali.
Si stima che un’alta percentuale di uomini sopra i 65 anni di età soffra di disturbi urinari gravi legati all’ipertrofia prostatica. In particolare, se la prostata si ingrossa, può esercitare una pressione sulla vescica e sull’uretra (condotto attraverso il quale passa l’urina), causando:
- difficoltà nell’iniziare ad urinare
- frequente bisogno di urinare
- difficoltà nello svuotare completamente la vescica
In alcuni uomini i sintomi sono lievi e non richiedono una particolare cura. In altri, sono molto fastidiosi e incidono notevolmente sulla qualità della vita. [Fonte ISS]
Sintomi
I disturbi (sintomi) più frequenti sono:
- difficoltà nell’iniziare ad urinare
- flusso di urina ridotto o intermittente
- sforzo nell’urinare
- bisogno di urinare frequentemente, sia di giorno (pollachiuria) che di notte (nicturia)
- sensazione di incompleto svuotamento della vescica dopo aver terminato la minzione
- bisogno improvviso di urinare, tale da causare incontinenza
- difficoltà nello svuotare completamente la vescica
- possibile presenza di sangue nelle urine (ematuria)
- sgocciolamento terminale (alcune gocce di urina continuano a fuoriuscire)
- ritenzione acuta di urina, vale a dire un vero e proprio “blocco” della minzione (nei casi più gravi)
Altre complicazioni possono essere:
- calcoli vescicali
- infezioni della vescica e del tratto urinario
- danni renali
Insufflazione rettale per curare la prostata
L’Ossigeno-Ozono viene introdotto nell’organismo attraverso il retto e la sua mucosa, innescando un effetto antiflogistico (antinfiammatorio) e soprattutto un’azione antisettica (disinfezione) a livello sistemico e locale.
Nell’insufflazione rettale – tecnica assolutamente indolore – si somministra la miscela di Ossigeno-Ozono tramite un cateterino monouso.
La cospicua letteratura prodotta ha dimostrato un ruolo fondamentale dell’ozono nel limitare, calmare e curare la sintomatologia. Molti studi sono ancora in corso per verificare anche la capacità dell’Ozono di ridurre il PSA (enzima prodotto dalla prostata) ma siamo in attesa ancora dei risultati definitivi.
Quello che invece è pacifico, è la capacità dell’ozono, testimoniata dai questionari somministrati IPSS (International Prostatic Symptom Score), di ridurre questi sintomi fastidiosi.
Inoltre, grazie alle sue proprietà battericida, virucida, antimicotica e antiflogistica, l’Ossigeno-Ozono consente di ottenere ottimi risultati nella cura della prostatite e di quelle patologie dell’apparato genitale maschile che non rispondono alla terapia farmacologica antibiotica (Cistiti batteriche, Abatteriche, Prostatiti, Uretriti ecc).
Solitamente, un ciclo di ozonoterapia per questi scopi, ha una durata di una decine di sedute, con ottimi risultati anche a livello del sistema gastrointestinale