Sindrome da stanchezza cronica
Sindrome da stanchezza cronica
La sindrome da stanchezza cronica (o Chronic Fatigue Syndrome) è un disturbo che colpisce in prevalenza giovani e donne.
La fatica cronica persiste solitamente per almeno 6 mesi, non viene alleviata dal riposo e spesso anzi viene aggravata da minimi sforzi compiuti.
I sintomi della CFS consistono in una stanchezza prolungata e debilitante, cefalea, dolori muscolari, difficoltà di concentrazione e malessere generale.
Tutto ciò provoca, a lungo a andare, l’ incapacità di sostenere i normali impegni della vita quotidiana, sia a livello occupazionale, che sociale o personale, con tendenza alla depressione e crisi di ansia.
È spesso associata a stress o a sindromi ansioso-depressive. o alla Fibromialgia
Trattamento con Ozono
L’ossigeno ozono terapia aumenta la resistenza allo sforzo, ha una forte attività anti-infiammatoria e anti dolorifica locale e sistemica, riattiva il microcircolo. Questo comporta un migliore utilizzo di ossigeno e sostanze nutritive nelle cellule e migliore eliminazione delle sostanze tossiche.
Due studi clinici, che hanno coinvolto 217 pazienti, sono stati condotti presso l’Università di Siena ,Prof. V. Bocci, E. Borrelli et altri, hanno dimostrato che l’ossigeno-ozonoterapia determina:
A) Miglioramento del microcircolo e del’ossigenazione di tutti gli organi, riduzione della viscosità ematica, miglioramento della reologia del sangue.
B) Aumento sistemico della produzione di energia nelle cellule per attivazione della fosforilazione ossidativa mitocondriale con aumento della produzione di ATP.
C) Miglioramento della via metabolica glicolitica negli eritrociti. L’aumento della concentrazione di ATP nelle zone di ipossia.(2,3-DPG)
D) L’attivazione dello shunt esoso-monofosfatonegli eritrociti che determina aumento dei livelli di 2,3-difosfoglicerofosfato (2,3-DPG) particolarmente nei pazienti con bassa concentrazione di 2,3-DPG determina aumento della disponibilità di ossigeno ai tessuti ipossici dovuta a uno spostamento verso destra della curva di dissociazione HbO2.
E) Vasodilatazione dovuta a un aumento del rilascio di ossido nitrico e prostaciclina.
F) Rilascio di fattori di crescita da piastrine.